L’eurodeputata barese, Eleonora Forenza, è tra le persone aggredite la sera del 21 settembre scorso al termine del corteo antirazzista nel entro della città. Appresa la notizia dell’indagine della procura e del sequestro della sede di CasaPound commenta: “È
un fatto importante non solo per me e per chi ha subito l’aggressione il 21 settembre, Antonio Perillo, Claudio Riccio, Alem, Giacomo Petrelli e i manifestanti di #Barinonsilega, ma per tutte le antifasciste di questo Paese. Partigiane e partigiani, questo dobbiamo essere, ancora di più in un momento in cui il ministro dell’Interno indossa un giorno abiti griffati dagli amici di CasaPound e l’altro magliette della polizia“.
Forenza aggiunge in un post pubblicato sui social: “Lo abbiamo denunciato fin da quella sera, fatta di sangue, di paura, di rabbia: si trattava di una aggressione squadrista, premeditata, partita dalla sede di CasaPound in via Eritrea. I camerati ne hanno inventate di ogni, persino accusandomi di aver guidato un assalto contro di loro. Oggi le loro ridicole bugie ricevono una smentita anche dalle indagini del tribunale di Bari. E non finisce qui”, conclude.