I carabinieri della Compagnia di Monopoli (BA) hanno arrestato due pregiudicati di Polignano a Mare per i reati di porto abusivo di arma da fuoco, esplosione di colpi di arma e danneggiamento.
Si tratta di due individui di 33 e 37 anni, pregiudicati, i quali, lo scorso 22 ottobre, dopo un diverbio con un 60enne, suocero di uno dei due, avevano deciso di vendicarsi sparando almeno 5 colpi di proiettile contro la sua auto e solo per mera casualità l’attentato non ha causato vittime fra innocenti passanti.
I fatti risalgono ad una sera di ottobre quando i due decidono di partecipare ad una cena insieme ad un gruppo di amici presso un noto ristorante della zona. In tale locale erano presenti i parenti della moglie di uno dei due pregiudicati dalla quale quest’ultimo si stava separando e, inevitabilmente ne è nata così una discussione che per poco non è sfociata in una rissa fra il fratello ed il padre della donna da un lato ed il pregiudicato ed i suoi amici dall’altro, il tutto fra la paura di una sala piena di clienti e di camerieri intenti a servire i pasti.
Alla fine l’uomo è stato “portato via” dai suoi amici mentre urlava al suocero che “gliela avrebbe fatta pagare presto”. Infatti gli inquirenti hanno accertato che quello che è avvenuto dopo è stato un autentico “regolamento di conti”, poiché i due indagati, dopo essersi armati, sono saliti a bordo di una autovettura di grossa cilindrata e dopo aver atteso il rientro a casa di padre e figlio, hanno iniziato a crivellare di colpi la loro utilitaria, parcheggiata davanti all’abitazione. Immediate sono scattate le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Monopoli e della Stazione di Polignano a Mare, i quali hanno provveduto a porre sotto sequestro l’area interessata dal raid: almeno 5 i colpi esplosi contro l’autovettura mediante una pistola cal. 38. Gli indizi di colpevolezza sugli autori dell’attentato sono stati rafforzati dall’ausilio di attività tecniche e dall’analisi delle telecamere poste lungo il percorso utilizzato dai due per raggiungere la casa delle vittime ed infine per darsi alla fuga, rendendosi irreperibili per alcuni giorni.