Il software in uso all’ex Usl di Mirano, dal 2016 raggruppata all’Usl 3 Serenissima, cambia il codice prioritario da B a C per le visite di 200 pazienti malati di cancro in 28 muoiono per le diagnosi fatte in ritardo. È quanto accaduto in Veneto tra il 2015 e il 2017. A denunciarlo è lo stesso governatore Luca Zaia e ad accertarlo un’inchiesta della procura di Venezia. In sostanza il sistema operativo avrebbe cambiato le lettere che indicavano Breve attesa e accertamento prioritario in 10 giorni in Programmabile da 60/90 giorni.
In molti, dopo le diagnosi avvenute a distanza di tre mesi, sono stati immediatamente sottoposti a terapia farmacologica e operati, mentre per 28 ormai era troppo tardi per intervenire. La magistratura proverà a comprendere se ci sia un nesso causale tra i ritardi negli accessi all’ospedale e la morte dei pazienti o il loro peggioramento.