“Il mare non si è mangiato la spiaggia ma i ciottoli si sono accumulati nella parte retrostante. Per un evento naturale con burrasche, raffiche da 35 nodi e vento 75 chilometri orari, ciò che è avvenuto rientra nella normalità. Ed è falso che il vecchio lungomare fosse migliore: col maltempo era quasi sempre impraticabile”.
L’assessore comunale di Bari ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, replica alla consigliera Irma Melini e spiega ai cittadini di San Girolamo cosa è accaduto sul nuovo waterfront dopo il vento e la pioggia delle scorse ore. In molti, documentando con fotografie e video, avevano denunciato la riduzione della spiaggia a causa della mareggiata e, quindi, il malfunzionamento dei frangiflutti, con i ciottoli arrivati fin nelle aiuole. Polemica ripresa da Melini con un comunicato.
“Un progetto milionario, quello del waterfront – scrive – che di fatto oggi ci consegna dubbi studi sulle correnti marine, dubbi progetti di fattibilità, dubbi posizionamenti delle stesse barriere frangiflutti e dei ciottoli ormai divorati dal mare. Tutte interrogazioni sollevate nei mesi scorsi e a cui l’assessore Galasso ha sempre risposto negando che vi fossero problemi. Eppure, dei 20 metri di battigia promessi dal sindaco Decaro, oggi, a lavori terminati, non ne resta neanche uno. Per questo chiederò una formale verifica delle responsabilità, dalla progettazione alla realizzazione, al controllo dell’opera”.
“Quello a cui assistiamo da anni – aggiunge il comitato di quartiere San Girolamo Fesca -, ci lascia esterrefatti, soprattutto se pensiamo ai tempi impiegati per la realizzazione di quest’opera non ancora completata, ai tanti soldi pubblici spesi e non da ultimo, ai tantissimi sacrifici sopportati dai residenti e commercianti per ottenere questo risultato mediocre”.
“Abbiamo spiegato già in passato – replica Galasso – che la fascia di 20 metri della spiaggia non sarebbe stata statica ma dinamica e si sarebbe adattata alle correnti. In alcune zone si è assottigliata, infatti, in altre ingrandita. Al termine della stagione invernale, come accade ogni anno anche per le altre spiagge, risistemeremo i ciottoli, spianandoli nuovamente, mentre per il futuro abbiamo in progetto l’allargamento della spiaggia. Ma non è vero che i frangiflutti non hanno funzionato. Chi dice che col vecchio lungomare sarebbe stato meglio ha la memoria corta, prima era impraticabile. Abbiamo avuto un evento naturale importante, non tanto diverso da quello del dicembre del’79 che costrinse a sistemare i frangiflutti sul lungomare monumentale nel centro della città. Nei mesi invernali avevamo sassi e acqua sulla strada, ora abbiamo invece la viabilità pedonale e la pista ciclabile non sono stati interessati dall’evento meteorologico. Ma modifiche alla linea della spiaggia – conclude – con venti a 75 chilometri orari sono fisiologiche”(foto di Vito Losito).