“Distrazione sistemica” dell’attivo fallimentare e sottrazione di parte dell’impianto contabile utile alla ricostruzione del patrimonio societario. E’ quanto avrebbe messo in atto T.M.A., imprenditore ostunese di 65 anni, amministratore unico di una società operante nel settore edile e destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, per bancarotta fraudolenta. A eseguire l’ordinanza, firmata dal gip del Tribunale di Brindisi, sono stati i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Brindisi.
La misura coercitiva è scaturita dallo sviluppo di indagini delegate dalla locale procura della Repubblica, a seguito del fallimento della società ed all’omesso deposito, nei termini di legge, delle previste scritture contabili.
Contestualmente all’esecuzione della misura coercitiva, sono state eseguite perquisizioni locali disposte dal Pm titolare delle indagini, al termine delle quali sono stati acquisiti ulteriori elementi probatori, utili al prosieguo delle attività.