Venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre al Demodè Club di Modugno (Ba) arriveranno rispettivamente i Måneskin, band rivelazione dell’anno e Willie Peyote, rapper torinese, tra gli artisti più interessanti e innovativi della scena hip-hop italiana.
La band romana composta dai giovanissimi Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio, si esibirà con il “Il ballo della vita tour”, live itinerante con il quale stanno promuovendo l’omonimo album, pubblicato il 26 ottobre 2018 da Sony Music e certificato “disco d’oro” in una sola settimana. Dopo aver debuttato il 10 novembre a Senigallia e aver calcato i palchi di Firenze, Padova, Bologna e Milano, anche nell’unica tappa pugliese la band proporrà un live che non mancherà di stupire il suo pubblico con gli inediti estratti dal nuovo album e i due grandi successi “Choesen” e “Recovery”, in uno show sempre più coinvolgente, che metterà in evidenza il level up del gruppo, fattosi conoscere dal grande pubblico durante l’esperienza nel talent show “X-Factor”, nel 2017. Alcuni dei componenti, tra i 17 e i 19 anni di età, si conoscono fin dai tempi delle medie, ma è solo nel 2015 che i ragazzi hanno iniziato a suonare insieme, scegliendo un nome che viene dalla Danimarca, paese d’origine della bassista e significa “chiaro di luna”. Il loro sound è caratterizzato dalle diverse influenze musicali dei membri: un mix di rock, rap/hip hop, reggae, funky e pop.
Sabato 1 dicembre, a salire sul palco del club, diventato ormai un punto di riferimento per la musica live nel Sud Italia, sarà Guglielmo Bruno, in arte Willie Peyote, con una tappa del suo “Ostensione della sindrome, ultima cena tour”. Classe ’85 è figlio di un musicista ed è proprio grazie al padre che si è avvicinato alla musica, seguendolo durante le sue tourneè. Il suo esordio ufficiale avviene nel 2004 con il gruppo Funk Shui Project, di cui era la voce. Con questo progetto ha pubblicato un album omonimo. Ma è nel 2011 che ha inizio il suo percorso da solista. “Il manuale del giovane nichilista” è il suo primo lavoro discografico. Questo è una raccolta che già dal titolo suggerisce la sua visione del mondo e il suo modo di comunicarlo ai suoi ascoltatori, condensato in un provocatorio mix di cinismo, autoironia e denuncia sociale. L’album è stato da subito considerato innovativo poiché presenta sonorità che spaziano ben al di fuori dell’ambito hip-hop classico. Sono seguiti “Non è il mio genere, il genere umano” nel 2013 ed “Educazione Sabauda” due anni dopo. Il 6 ottobre 2017 è invece stato pubblicato “Sindrome di Tôret”, nel quale Willie Peyote, attualmente considerato una delle figure più interessanti e innovative della scena rap italiana contemporanea, fonde i suoi due istinti musicali, ovvero quello rock e quello hip-hop.
Durante il concerto sarà accompagnato da Frank Sativa e dalla Sabauda orchestra precaria e proporrà i brani dell’ultimo album e i successi della sua discografia. Al termine si continuerà a ballare con il party “1 Hour”, festa che ogni ora cambierà tema.