“Per le europee siamo aperti al dialogo con Giorgia Meloni e Matteo Salvini, per dare l’appoggio del nostro partito ad un progetto autenticamente sovranista”: così Simone Di Stefano, segretario nazionale di Casapound Italia, oggi a Bari per celebrare i dieci anni della sede nel capoluogo regionale (alle 17,30 nell’Hotel Léon d’oro), ha presentato le strategie per le prossime elezioni di maggio.
“Cinque anni fa abbiamo sostenuto ed eletto Mario Borghezio nella Lega. Questa volta, forti di un radicamento con oltre cento sedi in Italia, puntiamo ad eleggere un nostro rappresentante anche in una lista frutto di una alleanza con altri soggetti politici – ha aggiunto – Siamo sovranisti al cento per cento e non vogliamo poi accordi con il Partito popolare europeo. Questa Europa va dissolta, bisogna tornare alla sovranità monetaria nazionale”. Sulle amministrative a Bari e Foggia ha puntualizzato: “Siamo disponibili ad accordi e alleanze alla luce del sole. A Todi siamo in maggioranza con il centrodestra. Ascolteremo i nostri responsabili territoriali”.
Per Bari Casapound ha chiesto la disponibilità a candidarsi sindaco all’odontoiatra ex An Vitantonio Ugenti. Di Stefano ha poi fatto riferimento agli incidenti avvenuti a settembre davanti alla sede del movimento nazionalista dopo una manifestazione dei centri sociali: “La magistratura farà l’inchiesta. La nostra versione dei fatti è chiara: il corteo antifascista ha cercato di raggiungere la nostra sede per assaltarla. Da lì è nato il parapiglia. Di sicuro la ricostruzione non si potrà basare solo sulle dichiarazioni degli assalitori rossi”.