“Il mio gol più bello”, Francesco Caputo, l’ha segnato due anni e mezzo fa: l’assoluzione dalle accuse di frode sportiva nel processo penale di Bari, dopo aver scontato lo stop inflitto dalla giustizia sportiva (ridotta a 12 mesi dal Tnas). Domenica, però, ne cercherà uno altrettanto importante perché di fronte a lui, in Empoli-Atalanta, potrebbe esserci Andrea Masiello, tornato a disposizione del tecnico nerazzurro Gasperini. Masiello, autore fra l’altro di un “famoso” autogol in un derby incriminato con il Lecce, ha scontato due anni e 5 mesi di squalifica per illecito sportivo
Nove gennaio 2011, Bari-Bologna 0-2, reti di Ekdal e Di Vaio. Masiello gioca 90 minuti, Caputo entra al 9′ della ripresa ma non lascia il segno. E’ l’ultima volta che i due giocano assieme. A fine mese l’attaccante di Altamura va al Siena, in estate il difensore toscano inizia la sua avventura all’Atalanta. L’inverno successivo inizierà l’odissea di entrambi – con epilogo di segno opposto – nella vicenda scommesse.
“Non so che effetto mi farà ritrovarlo – ha chiosato Ciccio Caputo dopo aver ricevuto un premio speciale alla ‘Giornata olimpica’ del Consiglio regionale toscano -. Sicuramente è stata una parentesi brutta ma allo stesso tempo quando sono in campo penso solo all’Empoli e a vincere”.
Fuori dal campo, Caputo – 6 gol in 12 partite di campionato, fra cui quelli a Milan, Juventus e Napoli – è invece tornato anche a parlare di Bari e del Bari in un’intervista a Calcio2000, in edicola questo mese. “Bari è stata la mia prima vera squadra – ricorda Caputo – dopo Altamura e Noicattaro. Parliamo di una squadra e di una città alla quale devo molto e che sento vicina”. E sull’esperienza con Antonio Conte: “L’ho avuto prima a Bari e poi a Siena: è un allenatore eccezionale, un gran lavoratore, che pretende sempre grande impegno da parte di tutti. Credo sia stato fondamentale per la mia crescita, per quello che mi ha dato a livello calcistico ma anche sotto il punto di vista umano”.
(Foto Empoli FC)