Cosa dovesse farci non è ancora chiaro, ma gli investigatori potrebbero svelarlo a breve. Di sicuro, però, avrebbero potuto causare conseguenze molto gravi i 13 chilogrammi di tritolo posseduti da Gaetano Arnesano, già noto alle Forze dell’Ordine, arrestato con l’accusa di detenzione di esplosivo.
L’uomo è stato sorpreso dai carabinieri in giro per la città di Trani con tre chili di tritolo, utilizzato sia per creare ordigni artigianali nella pesca di frodo, sia per compiere atti intimidatori o attentati, e una miccia a lenta combustione. Alla vista dei militari, il 66enne ha cercato di nascondere nel giubbotto l’esplosivo, dicendo loro che l’involucro conteneva del pane. La perquisizione personale ha dato ben altro esito.
Altri 10 chilogrammi si trovavano in casa dell’uomo, perquisita con l’ausilio di un’unità cinofila anti esplosivo del Nucleo Carabinieri di Modugno. Sulle indagini vige il massimo riserbo, ma già nelle prossime ore potrebbero esserci novità.