“Devi campare cent’anni”. Un augurio che, nel caso della 93enne investita sulle strisce pedonali del quartiere Libertà, da un pirata della strada, il 2 settembre 2013, non è legato soltanto alla soddisfazione che può dare una lunga esistenza. Dovrà vivere cent’anni per veder concludere la causa civile legata a quell’incidente, dal quale la signora ha recuperato malgrado una frattura al femore: si muove con il girello e non è costretta a rimanere a letto.
Come racconta il Quotidiano Italiano, ieri si è tenuta l’udienza per l’audizione dei testimoni nella causa civile per la “precisazione delle conclusioni”, al termine della quale il giudice dovrà decidere se far eseguire sulla signora una consulenza tecnica d’ufficio (Ctu), a tutti gli effetti una perizia. Non essendo mai stato individuato l’investitore, in giudizio si è costituita l’assicurazione per poter fruire del fondo di garanzia per le vittime della strada. La causa è stata rinviata a febbraio 2020, quando la signora investita avrà, appunto, 100 anni.
In caso di decesso della signora, potranno sempre costituirsi in prosecuzione per il risarcimento economico i suoi eredi. Il problema sarà capire a chi andrà fatta la perizia.