Il gasdotto Tap non deve essere sottoposto alla direttiva Seveso: è quanto scrivono i periti del Tribunale di Lecce che oggi hanno depositato la perizia disposta dal giudice delle indagini preliminari, Cinzia Vergine. 15
Nel documento di 32 pagine i consulenti del Tribunale rispondono a 7 quesiti per capire se – come ipotizzato dalla Procura di Lecce nell’inchiesta penale in corso – il progetto del terminale di ricezione Tap avrebbe dovuto essere assoggettato alla Seveso. Secondo i periti l’opera non può essere assimilabile ad uno stabilimento e quindi il terminale Tap e quello di Snam per la interconnessione con la rete nazionale devono essere considerati due progetti differenti e quindi non devono essere valutati unitariamente ai fini dell’applicazione della direttiva Seveso sulla prevenzione del rischio di incidenti rilevanti. Nel registro degli indagati sono iscritti per truffa due manager di Tap e un funzionario del Mise.