La Procura di Bari ha chiesto due condanne a 8 anni e a 6 anni di reclusione per i due imputati, un insegnante privato di musica 58enne e un pasticcere 51enne della provincia di Bari, coinvolti nella più ampia indagine della magistratura su un presunto giro di prostituzione minorile nei pressi dello stadio San Nicola.
I due imputati, a processo con il rito abbreviato dinanzi al gup Giovanni Abbattista, sono accusati di atti sessuali con minore, sfruttamento della prostituzione, produzione e detenzione di materiale pedopornografico. I fatti contestati risalgono al 2010-2017. Stando alle indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Marcello Quercia, gli imputati avrebbero nel tempo abusato sessualmente di quattro minorenni, due di nazionalità rumena e due italiani, ottenendo rapporti sessuali completi in cambio di pochi euro, di sigarette e boccette di profumo, scambiandosi poi migliaia di foto di gambe nude di bambini e video pedopornografici. Nel processo è costituita parte civile l’associazione Gens Nova.
Si tornerà in aule per le arringhe e la sentenza il 21 gennaio 2019. L’esistenza dell’indagine, avviata all’inizio del 2017 e che aveva già portato all’allontanamento con affidamento in comunità di alcuni minori rom dalle famiglie che stanziavano nel campo nei pressi dello Stadio, venne rivelata da un servizio de «Le Iene» andato in onda il 19 marzo. Poche settimane dopo arrivarono i primi arresti, due anziani baresi (già condannati a 6 anni di reclusione) accusati di aver avuto rapporti sessuali in cambio di denaro con un 13enne di etnia rom, vittima anche degli odierni imputati. È stato poi arrestato un ristoratore 45enne per atti sessuali con un altro minore sempre nelle vicinanze dello stadio e nei suoi confronti è attualmente in corso il processo con rito ordinario. Nel maggio scorso sono stati arrestati altri tre baresi, i due odierni imputati e una terza persona attualmente a processo con il rito ordinario.