Meglio di Caserta, Avellino, Palermo, Siracusa, Napoli, Catania e Vibo Valentia. E peggio di altri 102 capoluoghi di provincia, compresi i “vicini di casa” pugliesi. Bari ha chiuso al 103° posto nella classifica della qualità della vita, stilata a conclusione del dossier di Italia Oggi 2018 redatto in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma (oggi in edicola). Bari ha totalizzato 124,52 punti, rispetto ai 1.000 di Bolzano, che ha preceduto Trento e Belluno. A definire la classifica sono diversi parametri: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita. Lo scorso anno Bari fu 96ma.
La miglior città pugliese nella classifica di Italia Oggi è Lecce, 79ma (+7 posizioni), seguita a ruota da Brindisi (-2). Perde quattro posizioni Taranto, 88ma, ora preceduta di una lunghezza da Foggia (+2). A picco la Bat, 94a (-20).
Nello specifico, Bari è risultata in grave difficoltà nella sezione “affari e lavoro” (107ma su 110), “disagio sociale” e relativa sottosezione “disoccupazione giovanile” (109a), tempo libero (98a) – risultato, quest’ultimo, che sorprende considerato che sono compresi anche ristoranti, alberghi, cinema, palestre, bar e caffetterie, librerie per 100mila abitanti – e tenore di vita (97a). Un po’ meglio nella sezione “criminalità” (92a) e “servizi finanziari e scolastici” (76a).
Bari ha chiuso al sesto posto su 110 nella classifica “popolazione” che tiene conto fra l’altro di densità demografica, numero medio componenti famiglia, emigrati, immigrati, nati vivi e morti ogni 1000 residenti. Benino anche per quanto riguarda la graduatoria “ambiente”, con il capoluogo di regione che ha chiuso 43°, anche se comunque preceduto da Brindisi (prima), Foggia (terza), Bat (11ma) e Lecce (14ma). Premiate dalle novità introdotte per la redazione delle classifiche le iniziative per la ecosostenibilità da parte delle amministrazioni locali. Bari è inoltre 38a, anche se giudicata comunque “insufficiente” nella classifica finale “sistema salute”.