Nei giorni che precedono il ricordo e la commemorazione di benedetto Petrone, giovane comunista e antifascista della città vecchia di Bari, ucciso da un gruppo di neofascisti nel 1977, il Coordinamento antifascista della città si rivolge al sindaco Antonio Decaro con una lettera aperta e un appello: “Poco più di un mese fa a Bari c’è stato l’agguato squadrista contro pacifici manifestanti – è scritto nella lettera rivolta al primo cittadino – e fra pochi giorni, il 28 Novembre, commemoreremo Benedetto Petrone, giovane vittima di una brutale aggressione fascista avvenuta nel 1977. A distanza di oltre quarant’anni sono cambiati i linguaggi, gli slogan, i partiti e i volti, ma il razzismo, la xenofobia e l’omofobia sono tuttora fortemente presenti nella nostra società. L’attuale Governo e il ministro dell’Interno tollerano e persino legittimano l’intolleranza e l’odio nei confronti dello straniero e del “diverso”, strumentalizzando la rabbia sociale – prosegue la lettera – causata dalle politiche nazionali ed europee degli ultimi anni, che hanno provocato l’aumento vertiginoso delle disuguaglianze e della disoccupazione, e che stanno progressivamente smantellando le tutele del welfare”.
Il document firmato tra gli altri da Act, Anpi, Arci, Cgil, Comitato 28 Novembre, Libera, Link, Rete della Conoscenza – Zona Franka e Unione degli Studenti prosegue: “A più di settant’anni dalla conclusione della lotta di Liberazione, si assiste dunque a una preoccupante acquiescenza delle istituzioni nei confronti di gruppi e partiti neofascisti che continuano a operare indisturbati, a Bari come in tante altre città italiane, nonostante la XII disposizione transitoria e finale della nostra Costituzione e le successive leggi che vietano la riorganizzazione del partito fascista, l’apologia del fascismo e la propaganda razzista. Per questi motivi – aggiunge – chiediamo al sindaco e alla amministrazione comunale, che hanno condiviso la grande manifestazione svoltasi a Piazza Libertà a seguito delle aggressioni neofasciste, di impegnarsi per la rapida approvazione di norme regolamentari – già adottate da numerosi comuni italiani – che vietino la concessione di spazi pubblici alle organizzazioni fasciste. Chiediamo inoltre che il sindaco si faccia carico, nelle opportune sedi di coordinamento delle attività di ordine pubblico, di sollecitare una costante vigilanza sulle attività neofasciste in città, volta a prevenire e reprimere tanto le violenze quanto le provocazioni di stampo razzista e la propaganda fascista. Chiediamo infine di sollecitare in modo formale il Governo a dare piena attuazione alle disposizioni costituzionali, sciogliendo le formazioni neofasciste e chiudendo di conseguenza le loro sedi. Sarebbe di grande significato – conclude la lettera del Coordinamento – condividere con la cittadinanza queste iniziative, in occasione delle celebrazioni e manifestazioni del 28 novembre, il giorno di Benedetto Petrone. Quale momento più opportuno e più giusto?”.