Bonus bebè a rischio da gennaio. I 960 euro per i nuovi nati, erogati in base all’Isee, non sono rientrati nella legge di Bilancio per il prossimo anno. La misura era stata rinnovata solo per il 2018.
Una doccia fredda per milioni di famiglie che contavano sull’aiuto economico. Dopo le critiche arrivano però le rassicurazioni del ministro Luigi Fontana. “Stiamo predisponendo un emendamento governativo e il bonus sarà migliorato per superare, talune inefficienze che erano emerse nella precedente versione”.
La norma fu introdotta con la prima legge di Bilancio del governo Renzi, valeva per i nati del triennio 2015-2017 e lo scorso anno era stato prorogato ai nati del 2018. L’assegno è rimasto sempre a 960 euro l’anno (80 euro al mese) ma era stato ridotto l’arco temporale al solo primo anno di vita del bambino. Ora c’è tempo fino al 15 novembre per presentare l’emendamento promesso che potrebbe contenere un rinnovo per tutti i nati fino al 2021, rimodulando l’assegno in più fasce, sempre legato all’Isee (1.560 euro l’anno con Isee tra 7 e 13mila euro e 1.200 euro annui tra 13 e 19mila euro). Le risorse necessarie sarebbero 377 milioni l’anno.