Nel nostro Paese ogni anno più di 175mila persone fanno ricorso al pronto soccorso per fratture di femore (90mila), vertebrali (70mila) e polso (15mila). Un numero che potrebbe essere anche più alto, considerando quelle non diagnosticate. In quasi l’80% dei casi si tratta di donne con oltre 65 anni d’età.
È quanto emerge dal 103esimo congresso nazionale della Società italiana di ortopedia e traumatologia, in corso alla Fiera del Levante di Bari. La frattura del collo del femore – avvertono gli esperti – è caratterizzata da una percentuale di mortalità pari al 5% in fase acuta e del 15-25% entro un anno, con un’incidenza sovrapponibile a quella per ictus e per carcinoma mammario. Inoltre, nel 30% dei casi il paziente avrà una disabilità permanente e una riduzione della capacità di camminare in maniera autonoma.