A fronte di un servizio, quello attuale dei 118 provinciali, che funziona, si costruisce una struttura per la quale manca un’analisi dei costi, delle modalità operative e dei risultati obiettivo in termini di efficienza. “Ci preoccupa il fatto che i fondi attualmente stanziati per 525 medici convenzionati sarebbero sufficienti a coprire solo 200 medici dipendenti. – continua Gaballo – La possibile conseguenza è di avere equipaggi sulle ambulanze privi di medico. Oppure, per garantire i livelli di assistenza precedenti, si rischia che possano essere dirottate su Areu risorse destinate al personale ospedaliero, che già soffre per piante organiche gravemente insufficienti.”
Rimane, inoltre, come nodo di difficile soluzione, il problema del passaggio dell’attuale personale in convenzione alla dipendenza, che richiederebbe una modifica alla legge nazionale.