Muove i primi passi l’indagine sull’esplosione avvenuta ieri nella fabbrica di fuochi d’artificio di Arnesano (Lecce) nella quale ha perso la vita il giovane Gabriele Cosma, 19enne figlio di uno dei titolari, e sono rimaste ferite altre due persone, di cui una in modo grave. La Procura della Repubblica di Lecce ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo, per ora a carico di ignoti.
La procuratrice aggiunta Elsa Valeria Mignone, dopo il sopralluogo sulla scena dell’incidente, ha inoltre disposto il sequestro dell’area per agevolare gli accertamenti. Lo scoppio potrebbe essere stato innescato da una reazione chimica durante la preparazione delle polveri che avrebbe prodotto una fiammata nel macchinario per l’asciugatura dei colori.
Il più grave dei due feriti è Giovanni Rizzo, 41enne di Carmiano, che al momento dello scoppio si trovava nel capannone insieme alla vittima: è stato trasportato in un primo momento all’ospedale Vito Fazzi di Lecce e poi trasferito al Centro grandi ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi con gravi ustioni sull’ottanta per cento del corpo. Gabriele Cosma è, invece, giunto senza vita al Pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.