Nel proseguire una capillare attività di controllo delle attività di ristorazione con affaccio sulla piazzetta antistante il porto di Torre a Mare, gli uomini della Guardia Costiera di Bari del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale e del Centro di Controllo Area Pesca hanno condotto un’operazione congiunta che ha portato alla chiusura di una nota osteria della zona, il cui titolare è stato denunciato per abusi demaniali e frode in commercio, e verbalizzato per violazioni in materia di tracciabilità del prodotto ittico e norme igienico-sanitarie, per un totale di 2.500 Euro di sanzione pecuniaria.
Nel corso del controllo, infatti, sono state riscontrate gravi difformità rispetto alla licenza di concessione rilasciata al titolare dell’esercizio commerciale, adibito a friggitoria di prodotti della pesca, con consumazione sia all’interno che nell’area esterna sul demanio marittimo, occupata con sedie e tavolini e teoricamente coperta solo con ombrellone centrale. In realtà, proprio quest’area esterna è risultata delimitata con pannelli antivento ancorati alla pavimentazione in pietra, e non dotati di ruote per la loro rapida rimozione, e collegati tramite tendaggio in pvc all’ombrellone per consentire la copertura completa della struttura, trasformata abusivamente in un ambiente totalmente chiuso e riparato dagli agenti atmosferici. L’area è stata sottoposta a sequestro, anche in considerazione del danno arrecato al basolato in pietra, tutelato da vincoli paesaggistici.
Il titolare è stato anche sanzionato per la situazione rinvenuta all’interno del locale, nella zona preparazione e cottura del pesce, e che ha comportato il sequestro di 3 secchi contenenti 18 kg. di cozze nere aperte o sgusciate destinate al consumo ed immerse in acqua, oltre a circa 38 kg. di prodotto ittico vario privo di documentazione comprovante la provenienza. La presenza di pesce congelato, inoltre, ha comportato anche la denuncia per tentata frode in commercio, vista la somministrazione agli ignari clienti di prodotti ittici acquistati congelati e/o decongelati, ma riportati sul menù senza l’indicazione del loro reale stato di freschezza.
Vista le precarie condizioni igienico-sanitarie rilevate, il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della ASL ha disposto la sospensione dell’utilizzo di tutta l’area adibita a deposito, preparazione e cottura del pesce.