Il Tribunale di Taranto ha condannato ad altri tre anni di reclusione Michele Misseri, l’uomo di Avetrana già in carcere (pena di otto anni) per soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi. A Misseri sono stati contestati i reati di calunnia e diffamazione nei confronti dell’avvocato Daniele Galoppa e della criminologa Roberta Bruzzone.
Secondo Misseri, il suo avvocato e la criminologa lo avrebbero condizionato a dichiarare che ad uccidere Sara Scazzi fu sua figlia Sabrina: rivelazione, questa, che permise agli investigatori di completare il mosaico sull’omicidio della ragazzina di Avetrana e ai giudici di condannare Sabrina e sua madre, la moglie di Michele, all’ergastolo.
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