Zanzare, ovunque. Di nuovo. Da Palese a Japigia, da San Girolamo al San Paolo, come se fosse estate. Anzi, di più. Perché, rispetto ai mesi estivi, sono anche più aggressive.
Nulla di nuovo sotto il sole, visto che Bari è una delle città dove la deposizione di uova da parte delle zanzare – e delle zanzare tigre in particolare – non conosce ormai sosta. Di certo, però, c’è che il clima di questo periodo ha sollecitato in anticipo la schiusa delle uova che avrebbero dovuto “dormire” per tutto l’inverno, dando vita al fenomeno della overlapping generation.
E’ quando spiega Enzo Buono, entomologo e membro del cda di Amiu. “Già da qualche anno sappiamo che la zanzara tigre depone le uova ed è presente tutto l’anno anche a Bari. In Italia, del resto – spiega Buono – le uniche realtà che fanno eccezione all’infestazione da zanzara tigre sono i comuni in altura, sopra gli 800-1000 metri. Le piogge abbondanti e le temperature elevate hanno contribuito in questi giorni a riattivare i cicli di schiusa delle uova, che si fermano solitamente durante l’autunno e l’inverno perché non c’è una temperatura ambientale superiore ai 22-23 gradi, né un numero di ore di luce sufficienti”.
Non solo le zanzare sono aumentate, ma sono anche più aggressive: “Siamo alla fine della stagione di volo dell’insetto, che solitamente va da marzo a fine ottobre, e in questa fase c’è un aumento delle punture, perché le zanzare hanno bisogno di fare pasto di sangue per deporre più uova “diapausanti” che possano superare l’inverno. E chiaramente il cittadino percepisce questa presenza proprio per il fastidio della puntura, che in questo momento è più frequente”.