Legato, cosparso di liquido infiammabile, imprigionato sul balcone e dato alle fiamme. Ma, per sua fortuna, salvo. Sospiro di sollievo per Giako, il cane bruciato viva la scorsa notte sul balcone di casa a San Pietro Vernotico perché, a quanto pare, abbaiava troppo.
Chiamato da alcuni testimoni, il veterinario è giunto sul posto e ha poi pubblicato un post su Facebook: “Alle ore 3 – scrive – vengo chiamato poiché viene dato fuoco da sconosciuti a un povero cane in abitazione privata, di proprietà di una vecchietta che dormiva. Scena da brivido, mi ritrovo carabinieri, vigili del fuoco e il povero cane, fortunatamente vivo e in questo stato”.
Sulla vicenda sono intervenuti anche gli animalisti: “Il povero animale è stato prima legato, poi cosparso di liquido infiammabile e gli è stata persino negata la fuga, chiudendo con un armadio la strada che gli avrebbe permesso di entrare in casa”, ha spiegato Alfonso De Liguori, rappresentante di Animalisti Italiani onlus. “È un crimine efferato – prosegue – Pretendiamo una risposta ferma da parte delle istituzioni. La mia associazione si costituirà parte civile”.