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Bari, con il progetto “Si va in biblioteca” il carcere si apre ai figli dei detenuti

Pubblicato da: redazione | Mar, 30 Ottobre 2018 - 17:30

Favorire, attraverso il gioco, la lettura e il teatro d’animazione, la creazione di un clima sereno in un ambiente estraneo al bambino, dare continuità al rapporto intra-familiare, alla continuità affettività e alla genitorialità interrotta, costruire un rapporto positivo tra famiglie, minori e personale carcerario. Questi gli obiettivi del progetto “Si va in biblioteca”, organizzato dal Soroptimist International Club Bari in sinergia con la Casa Circondariale di Bari e la scrittrice e drammaturga Teresa Petruzzelli, e presentato a Palazzo di Città a Bari.

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Soroptimist donerà al carcere strumenti didattici per i bambini, tra qui anche quelli utili per i due spettacoli, “Bimbe e orco” e “Pietrino”, che saranno rappresentati nella sala visite da Teresa Petruzzelli, regista, scrittrice, drammaturga e attrice impegnata dal 1988 con tutoring e progetti culturali all’interno delle carceri. Il teatro è un contenitore perfetto per superare blocchi emotivi e ansia, la lettura ad alta voce rinsalda l’autostima e la percezione del sé oltre a favorire la crescita culturale dei bambini il cui target di età varia dai pochi mesi alla preadolescenza.

Per questo gli interventi saranno vari e mirati e la stessa oggettistica abbraccerà competenze e abilità dalla prima infanzia in su. La messa in scena di spettacoli favorirà poi la creazione di un clima armonioso, oltre che creare un ambiente favorevole a predisporre la capacità metacognitive di ciascun partecipante al rituale artistico. Il teatro, la creatività e l’arte, da sempre potenti mediatori della comunicazione e veicoli di resilienza, avranno il compito e l’opportunità di trasformare un contesto doloroso in una finestra aperta dalla quale respirare gioia, serenità e speranza.

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