Le nuove tecnologie per la cura dei tumori più difficili nel centro regionale di Protonterapia. Questa mattina è stato presentato all’istituto oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari l’ambulatorio di radioterapia e l’inizio del percorso del Centro terapia radiante contro i tumori “Protonterapia”. Si tratta di un macchinario da 45 milioni di euro (costo complessivo 60 milioni) che utilizza al posto dei raggi-X ad alta energia (fotoni) particelle elementari dotate di massa e carica (protoni) che rilasciano la loro energia nei tessuti irradiati con estrema precisione e nello spazio di pochi millimetri.
Questa caratteristica consente di attaccare la parte malata senza creare lesioni nei tessuti sani circostanti. Il servizio sarà dedicato a 800 pazienti l’anno, in particolare per lesioni in prossimità di organi sensibili e per pazienti in età pediatrica. Avvio del bando di gara previsto entro fine anno e inizio attività nel 2022. Secondo le stime mondiali il 20 per cento dei pazienti potrebbe beneficiare della terapia protonica, in Italia ci sono tra i 7 e i 10 mila malati candidabili per il trattamento. Nel Sud l’unico centro di protonterapia in funzione è a Catania con 350 pazienti in 11 anni, mentre nel resto del territorio nazionale sono attivi a Trento e Pavia. In fase di attivazione anche a Milano, Roma e Napoli.
“L’apparecchiatura è fondamentale nella lotta ai tumori – ha detto il governatore Michele Emiliano – soprattutto quelli inarrivabili e quelli inoperabili, che possono però essere colpiti e stroncati nella loro fase iniziale, con un vantaggio enorme anche in termini di recupero da parte del paziente perché in questi casi l’intervento è molto meno invasivo”.
Foto macchinario “Miami cancer institute”