“Abbiamo fatto un’istruttoria per due mesi e verificato tutti gli aspetti di quell’opera e ci sono fino a venti miliardi di euro di penali da pagare, cioè più del reddito di cittadinanza e di quota cento insieme. È questo il problema”. Così Luigi Di Maio parlando della Tap in Puglia che non si fermerà.
“Ma questo non vuol dire che abbasseremo la guardia – dice – noi staremo attentissimi a quello che succederà con quest’opera. C’è addirittura una parte del cantiere sequestrato dalla Procura e non si faranno sconti a nessuno. Il tema vero è che dalle analisi che abbiamo fatto nell’istruttoria ci sono almeno venti miliardi di penale da pagare”.