Luci e ombre caratterizzano l’agricoltura delle province di Bari e Bat, secondo l’analisi approfondita emersa nel corso dell’incontro tra i vertici di Coldiretti, i componenti della Giunta camerale, il segretario della CdC e il presidente della Camera di Commercio di Bari, Sandro Ambrosi che ha garantito sostegno ad iniziative di sostegno e promozione dell’agroalimentare, settore trainante per l’economia delle due province, anche perché volano per l’enogastronomia ed il turismo.
La vitalità delle province di Bari e della Bat è testimoniata dall’aumento del 5,3% in soli 6 mesi, dal dicembre 2016 a giugno 2017, afferma Coldiretti Bari e Bat, del numero degli imprenditori agricoli under 35 con un saldo attivo di 912 unità.
“Un dato è certo – dice il presidente di Coldiretti Bari e Bat, Savino Muraglia – è in corso un processo di accentramento ed efficientamento del settore agricolo che sta portando alla riduzione del numero delle imprese agricole più piccole e meno performanti sui mercati, mentre aumenta la competitività ed il valore aggiunto. L’andamento non è omogeneo nelle due province, perché l’approccio ai mercati, la sfida agli investimenti a prescindere dai finanziamenti regionali e la grandezza media delle aziende fanno registrare delle performance differenti nelle due macro aree di Bari e della Bat. Dobbiamo saper sfruttare tutti gli strumenti a disposizione per promuovere le produzioni agroalimentari che già riscuotono apprezzamento in Italia e all’estero, ma ancora di più va fatto per accompagnare le imprese a presentarsi su nuovi mercati in maniera sempre più efficace”.
Nel dettaglio dal 2014 al 2017 sono diminuiti i prestiti oltre il breve termine all’agricoltura in provincia di Bari con -17,9%, mentre aumentano nella BAT con +8,2%, rileva Coldiretti Bari e BAT, a dimostrazione di un differente ricorso al sistema creditizio, che nel 2017 ha concesso alle due province 271 milioni di euro di prestiti agricoli che sono stati investimenti principalmente nell’acquisto di macchine e attrezzature rurali (42,7%), in fabbricati non residenziali rurali (36,4%) e in immobili rurali (20,9%).
“In 5 anni dal 2012 al 2017 è diminuito il numero delle aziende agricole – segnala Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Bari e Bat – in provincia di Bari del 4,4% e nella BAT del 3,8%, di contro il valore aggiunto cresce nella Bat fino al 2016 del 2,1%, mentre la provincia di Bari vede crescere di un ottimo 14,3% il numero degli occupati in agricoltura. In sintesi il processo di upgrading qualitativo ha consentito al settore di creare ricchezza”.
Grande preoccupazione è emersa nel corso dell’incontro per la campagna olivicola – olearia in territori come le province di Bari e Bat dalla forte vocazione olivicola che rappresentano in media la prima 99.600 ettari e 1.719.500 quintali di olive e la seconda 33.350 ettari e 1.102.500 quintali di olive, una produzione che quest’anno risulterà drammaticamente ridotta anche fino al 70% per le gelate di febbraio e marzo, togliendo reddito alle aziende e ricchezza all’economia dei territori.