Codici dà il via a un’azione collettiva nei confronti della Banca Popolare di Bari a tutela dei piccoli azionisti. Secondo quanto si legge in una nota, l’istituto “ha messo in difficoltà circa 70mila risparmiatori. Nel giro di pochi anni semplici risparmiatori hanno visto andare in fumo le azioni vendute dalla Bpb. Parliamo di vittime inconsapevoli di un’operazione azzardata, per usare un eufemismo, che ora stanno vivendo un incubo di cui non vedono la fine”.
“Nell’ultimo anno – si legge ancora – le azioni della Bpb hanno registrato una svalutazione del 74%, passando da 6,66 euro a 2,38 euro. Un crollo vertiginoso, accompagnato dalla drastica riduzione degli scambi. Questo aziona un circolo vizioso e per certi aspetti anche diabolico, perché il prezzo è determinato da una media delle transazioni concluse in una giornata e quindi si capisce bene che è destinato a scendere sempre di più. Gli azionisti non trovano compratori e adesso c’è il rischio che il valore dei titoli crolli se non, addirittura, si azzeri del tutto”. “Parliamo di semplici risparmiatori, persone inconsapevoli dell’investimento, che gli veniva proposto dalla Bpb con prospetti informativi insufficienti e con la rassicurazione che avrebbero potuto rivendere le azioni, cosa che non si sta verificando. Per questo – continua l’associazione – diciamo che quelle azioni non dovevano essere vendute a dei semplici risparmiatori, clienti che si sono ritrovati a fare un investimento di tipo speculativo, con il rischio di capitale, che significa che la banca potrebbe anche non restituirgli nemmeno un euro”.