“I bambini avevano lividi in testa ed erano in uno stato pietoso, pieni di cacca, pipì e vomito. I bambini non si toccano e ora voglio le scuse dopo che per un anno sono stata derisa”. A parlare è la rappresentante di classe della scuola materna nel barese dove sarebbero avvenuti per mesi maltrattamenti su decine di bambini di tre anni da parte di quattro maestre, da questa mattina agli arresti domiciliari. La donna riferisce i racconti delle mamme di alcuni dei bambini vittime delle violenze psicologiche e fisiche, documentate anche da video.
“Mi hanno raccontato di lividi in testa e ora, vedendo i video, abbiamo capito perché visto che gli sbattevano la testa sui banchi. Loro – continua, riferendosi alle presunte maestre – si giustificavano dicendo che i bambini erano vivaci e non scolarizzati e che si procuravano i lividi malmenandosi tra di loro, ma non era vero”. È stata lei a denunciare per prima, raccontando i sospetti di abusi prima al sindaco e poi alla preside della scuola, vedendosi “derisa per un anno intero”. “All’inizio non c’erano fatti evidenti – dice – ma una mamma capisce quando qualcosa non va. I bambini non si toccano, anche se non erano i miei figli. Sono arrivata fin qui e non mi arrendo. La devono pagare”.