La Cassazione ha confermato la condanna a otto anni e due mesi di reclusione per due educatori che in una casa famiglia di Taviano (Lecce) hanno maltrattato i minori affidati alle loro cure, alcuni dei quali con disagio psichico. I ragazzini venivano sottoposti a “punizioni severissime”, lasciati al buio senza cibo e acqua, picchiati con bastoni, obbligati a vedere film dell’orrore. E una giovanissima, della quale hanno anche abusato, fu costretta a subire un rito satanico nel quale le vennero procurate ferite delle quali ha ancora le cicatrici.
I fatti si sono protratti per diversi anni fino al marzo 2012, quando sono stati denunciati da una delle vittime che aveva trovato il coraggio di parlare dopo aver lasciato la comunità insieme con i due fratelli. A queste prime dichiarazioni sono poi seguite quelle degli altri ragazzini maltrattati, ricorda la Suprema Corte nella sentenza 48270 appena depositata. In seguito alla perquisizione degli alloggi dei due responsabili della struttura – Stefano P. e Luigi F. – sono stati trovati mantelli con cappucci, libri esoterici, film dell’orrore, tre crocifissi in legno, pezzi di vetro con i quali sarebbero state inferte le lesioni nella “messa nera” celebrata in una chiesa sconsacrata.