Gli uomini di mare srotolano le reti in equilibro sui gozzi, altri richiamano a gran voce i passanti per vendere la merce fresca. Sullo sfondo il panorama del molo San Nicola, il teatro Margherita, decine di gabbiani che volano e planano in acqua. E’ la cartolina del lungomare di Bari a fine ottobre: in gruppo croceristi e avventori si soffermano al molo San Nicola tra selfie e curiosità. Il folclore che piace ai turisti stranieri finisce sui social e i pescatori di Nderr la Lanz sono una “attrazione”.
Mestiere antico, lontano dalla modernità, a rischio estinzione. Erano 200 negli anni novanta, oggi sono meno di 30. Un declino inarrestabile (come raccontato da Borderline24 lo scorso 1 agosto) legato alla minore pescosità dell’Adriatico e l’alga tossica, legame conflittuale con parte dei baresi ormai diffidenti per le condizioni igieniche di vendita e disaffezione al mestiere da parte dei più giovani.