“A nome del governo smentisco che si sia pensato a una riduzione del deficit che resta al 2,4%. Se dovessimo ridurlo non avremmo la riforma alla Fornero, il reddito di cittadinanza”. Lo puntualizza il vicepremier Luigi Di Maio, parlando con i cronisti fuori Palazzo Chigi dice di di accogliere “il responso di Moody’s con un grande sorriso, ce l’aspettavamo: ad ogni modo si parla di un Italia con un risparmio solido” (Ansa).
Il vice premier ritiene invece superato il nodo del condono. “Ora smettiamola con il dire che c’è panna montata. Non la buttiamo in caciare, togliamo di mezzo il condono per gli evasori e andiamo avanti”. E aggiunge: “Ci fa molto piacere e siamo felici del no della Lega al condono. Sono amici ritrovati”, ha aggiunto.
“Oggi c’è un importante Consiglio dei ministri in cui chiariremo la questione del condono – ha detto ancora Di Maio -: daremo due copie del testo a Salvini, così non si sbaglierà più: l’articolo 9 non è mai stato letto. Ma ora smettiamola e andiamo avanti senza condono”.
“Alla Lega non interessa nessun condono – dice il vicepremier Matteo Salvini, in una nota diffusa prima del Consiglio dei Ministri -, nel contratto si parla di saldo e stralcio delle cartelle di Equitalia solo per chi ha fatto la dichiarazione dei redditi e non è riuscito a pagare tutto. Manteniamo gli impegni, rispettiamo il contratto e aiutiamo gli Italiani onesti, noi saremo felici e contenti”.
E Di Maio è arrivato a Palazzo Chigi, dove si trova già il premier Giuseppe Conte. In precedenza era giunta Laura Castelli, sottosegretario all’Economia. Anche il ministro dell’Economia Giovanni Tria è arrivato a Palazzo Chigi.