Questa mattina i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del Comando Provinciale di Bari, a seguito di articolate indagini, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 persone ed il sequestro anticipato finalizzato alla confisca ai sensi della normativa antimafia, dei beni riconducibili al sodalizio criminale.
Le misure cautelari personali, disposte dal GIP presso il Tribunale di Bari – su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, sono cominciate dalle indagini svolte nello specifico dai finanzieri del Gruppo Investigazioni Criminalità Organizzata di Bari nei confronti del noto pregiudicato Domenico Capodiferro, di suoi familiari e del suo braccio destro.
Nel corso delle investigazioni è stata documentata, anche mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali, l’illecita attività usuraria posta in essere dal pregiudicato barese, operante principalmente nei quartieri di San Girolamo e San Paolo, il quale – nel periodo di detenzione in carcere – si sarebbe avvalso della concreta collaborazione di alcuni familiari (in particolare, Lucia Mininni, moglie, Ivana Capodiferro, figlia, e Giuseppe Farella, genero) e del proprio fiduciario Ugo Montelli.
Le indagini sono state anche rivolte a sottrarre agli indagati le disponibilità economiche e finanziarie illecitamente accumulate nel tempo e frutto della loro attività criminale, su delega dell’ufficio misure di prevenzione della Procura. All’esito dell’accertamenti economico-patrimoniali, il Tribunale di Bari ha disposto il Decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni riconducibili direttamente ed indirettamente ai nuclei familiari di Capodiferro Montani, per un valore complessivo stimato di circa Euro 1.305.390,00.