In piazza Europa i negozi che hanno chiuso sono ormai diventati terra di vandali: ci sono vetri a terra, arredi fatti a pezzi. Un degrado che pian piano sembra si stia espandendo e al San Paolo quella che doveva essere una piazza da “fiore all’occhiello” per il quartiere si sta trasformando in un’area di desolazione.
Piazza Europa è solo un esempio di quello che sta diventando il commercio a Bari. La crisi ha colpito pesantemente il settore e le chiusure delle piccole attività si sono andate accumulando negli anni. Nel rione Libertà, in alcune strade a pochi metri dal centro, come ad esempio via Principe Amedeo o via Putignani, i cartelli di vendesi e affittasi non fanno che aumentare. Basti pensare che secondo i dati di Infocamere, nei primi sei mesi del 2018 a Bari e provincia hanno chiuso 687 attività.
Il Comune ha utilizzato vari fondi ministeriali per promuovere nuove aperture o ristrutturazioni e a giorni sarà presentato un bando (utilizzando i fondi del Pon Metro) per favorire nuove attività in quartieri bersaglio come il San Paolo, Ceglie, Carbonara, Loseto e Libertà. “Noi stiamo utilizzando quanto possibile – spiega l’assessore al Commercio, Carla Palone – per poter rivitalizzare il commercio e alcuni risultati li stiamo ottenendo. Ma ci deve essere anche la volontà del privato nell’investire ancora. Purtroppo non è una situazione semplice che dipende appunto esclusivamente dal pubblico. Ma noi non ci arrendiamo perché se accendiamo una luce in una zona al momento abbandonata come può essere ad esempio piazza Europa, dove molti locali hanno chiuso, forse qualcuno nel veder quella luce di una nuova attività, decide di aprirne un’altra e così via. Innescando un circolo virtuoso che non può fare altro che azzannare il vandalismo a vantaggio dello sviluppo di un quartiere”.