È stata firmata la convenzione tra la Regione Puglia e l’Arif con cui vengono destinati 1,8 milioni di euro al lavoro di monitoraggio per verificare la presenza del batterio della Xylella fastidiosa.
Ne dà notizia il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, in una nota in cui sottolinea che “l’attività potrebbe ripartire solo tra 20 giorni circa perché mancano le linee guida che vanno riconsiderate e aggiornate alla luce dell’avanzare della malattia, del ritrovamento di alcuni focolai e della ridefinizione delle zone di contenimento e cuscinetto”. “I monitoraggi dovevano ripartire ad agosto scorso, proprio per anticipare i termini di avvio delle attività – aggiunge Coldiretti – e rispondere ad una delle prescrizioni dell’UE che ha imposto una complessità di azioni, a partire proprio dai monitoraggi che creano la necessaria maglia di controllo e presidio del territorio, con l’obiettivo di individuare, con la migliore precisione possibile, il margine più settentrionale del contagio”.
“Non dimentichiamo che i monitoraggi riguardano le zone di contenimento, cuscinetto e indenne – aggiunge il presidente Cantele – mentre non attengono la zona infetta. In quest’ultima area chiediamo che i costi delle analisi sugli alberi ai fini dell’espianto, che nel caso dei secolari vanno effettuati su ogni singola pianta, non vadano a ricadere sulle spalle degli olivicoltori, che già pagano un caro prezzo per tempi e modi con cui è stata gestita la calamità Xylella”. Per questo Coldiretti Puglia auspica che il decreto del ministro Centinaio punti direttamente all’obiettivo di agevolare e blindare le misure di contenimento, sostenga percorsi di riconversione e stanzi risorse per indennizzare gli olivicoltori senza reddito da 4 anni, disponendo misure ad hoc anche per frantoi e vivai.