Centinaia di studenti sono scesi in piazza oggi in tutta la Puglia per chiedere più garanzie sul diritto allo studio. La manifestazione è stata promossa dalla Rete della Conoscenza Puglia e l’Unione degli Studenti Puglia. “In Italia il diritto allo studio non è garantito, nella manovra manca un cambiamento reale per i giovani. Tutti parlano di noi studenti ma nessuno parla con noi studenti, dalla Regione Puglia nessuna risposta strutturale. Scuole e università saranno in stato di agitazione permanente”.
“Negli ultimi vent’anni più di 3 milioni e mezzo di studenti sono stati costretti ad abbandonare gli studi: serve una scossa – commenta Davide Lavermicocca, coordinatore Uds Puglia – Sono sempre di più gli studenti e le studentesse che non possono pagarsi gli studi, sempre più alti invece sono i costi dell’istruzione. La nostra Regione è la quinta in Italia per tasso di abbandono scolastico: le misure proposte non sono evidentemente bastevoli, pretendiamo una presa di responsabilità rispetto ai bisogni degli studenti e delle studentesse, reali finanziamenti sull’edilizia scolastica, la garanzia del diritto allo studio con forme di reddito di formazione che abbattano le barriere economiche e le disuguaglianze, l’approvazione del Codice Etico sull’alternanza scuola lavoro per impedire che gli Enti Privati lucrino sulla nostra formazione”.
“Questo non è cambiamento: il maggior deficit previsto viene utilizzato per condoni agli evasori fiscali e per tagliare le tasse ai più ricchi. Per noi giovani mancano le risorse e mancano provvedimenti concreti per contrastare la precarietà nel mercato del lavoro. Il ‘cambiamento’ tanto propagandato sembra in netta continuità per il passato, perché é assente un progetto di rilancio dello sviluppo sostenibile per il nostro Paese” conclude Lavermicocca.
“Oggi siamo in piazza perché subiamo l’ingiustizia quotidiana di costi economici insostenibili per studiare. La manovra finanziaria annunciata dal Governo ignora i problemi degli studenti, non prevede maggiori risorse per il diritto allo studio né per la qualità della formazione o per la ricerca. Da Nord a Sud, saremo in stato di agitazione permanente nelle scuole e nelle università finché non avremo risposte risposte concrete dal Governo nazionale mentre ad oggi Bussetti rifiuta di incontrare le rappresentanze studentesche.” dichiara Sara Acquaviva, Coordinatrice della Rete della Conoscenza Puglia.
A Bari il corteo è partito da piazza Umberto e non sono mancati i disagi al traffico perché i ragazzi hanno attraversato parte del centro per poi dirigersi verso l’estramurale Capruzzi e il palazzo della Regione. Altri cortei sono stati organizzati a San Giorvanni Rotondo, Foggia, Barletta, Brindisi, Taranto e Lecce.
(foto e video Daniele Leuzzi)