I militari della Compagnia di Monopoli hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 9 persone (2 in carcere, 3 ai domiciliari e 4 con obbligo di firma), residenti nel Comune di Alberobello e nelle provincie di Brindisi e Monza-Brianza, indagati a vario titolo per concorso nello spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni aggravate e danneggiamento.
Il provvedimento è stato emesso a seguito delle risultanze investigative raccolte dalla Stazione Carabinieri di Alberobello su un gruppo, composto dagli attuali indagati, dedito allo spaccio al minuto di stupefacenti in quel centro cittadino e nei paesi limitrofi.
L’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica è stata avviata nel mese di aprile 2017, quando presso la predetta Stazione CC veniva raccolta la denuncia per lesioni di un assuntore abituale di stupefacenti, accusato di non rifornirsi più dagli odierni indagati e perciò “perseguitato” dal gruppo con minacce ed intimidazioni (fra le quali atti vandalici presso la propria abitazione), culminate in un violento pestaggio.
L’attività investigativa dei militari, concretizzatasi con attività tecniche e dinamiche, riconoscimenti fotografici, servizi di osservazione e pedinamenti, nonché mirate perquisizioni personali e locali, ha permesso di appurare l’esistenza di un gruppo di giovani, appena maggiorenni, già noti per piccoli precedenti specifici, dediti allo smercio di droghe sintetiche (ketamina) e leggere (marjuana, hashish), nonché cocaina, con l’obiettivo di diventare i principali referenti sul territorio di tale traffico. Le attività di spaccio avvenivano nella villa comunale cittadina o negli Istituti scolastici, mentre in una circostanza, è stata documentata la cessione di cocaina presso un rave party organizzato in provincia di Lecce. La clientela che si riforniva dal suddetto gruppo era composta prevalentemente da studenti, che potevano contare su una rete di “fiancheggiatori” anche in grado di “curare” eventuali malesseri derivati dall’abuso di sostanze stupefacenti. Per gli “ex clienti” e per coloro che erano “sospettati” di fornire informazioni alle Forze dell’Ordine partivano le ritorsioni da parte di alcuni componenti del gruppo.
Nel corso dell’attività investigativa, sono state sequestrate numerose dosi di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana, per un peso complessivo di circa 80 grammi, nr. 2 bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga.