Stipendi elevati e promozioni scattate a cavallo tra la vecchia giunta Vendola e l’attuale di Emiliano. La Regione Puglia si ritrova un buco di 20 milioni di euro che ora ha deciso di sanare con un piano di rientro che comporterà tagli alle spese di funzionamento dell’ente e del Consiglio regionale, ma non solo.
Secondo il piano di rientro illustrato ai sindacati, i 600 dipendenti interessati da progressioni di carriera e aumenti di stipendi fino a 20mila euro l’anno, dovranno pian piano restituire gli emolumenti considerati impropri, ricevuti tra il 2011 e il 2016. Ci vorranno circa dieci anni per rientrare dal buco che si è presentato nel bilancio. Ne dà notizia Telenorba.