Il Pd, “con qualche selfie di troppo, è riuscito a passare per il partito che era vicino ai potenti, alle banche, agli industriali, alle grandi organizzazioni”: lo annunciato su Facebook Francesco Boccia, in un video girato al mercato di Bisceglie in cui ha ribadito la volontà di correre per la segreteria e ha aperto al dialogo con M5s. “Un hashtag da lanciare è #aporteaperte – dice ai commercianti – dobbiamo dire a tutti di tornare nel Pd”.
“Non è uno scandalo dialogare su alcune misure”, spiega poi in una successiva intervista al Corriere della Sera, “il Pd deve avere l’umiltà di dire ‘tornate a casa’ ai tanti elettori che si sentivano traditi e hanno votato per loro. Al Sud è stato un plebiscito. Ma adesso che i 5 Stelle al governo si sono messi nelle mani della destra di Salvini, la protezione e il futuro sono a rischio”.
“Io sono nato e cresciuto con le primarie, le ho fatte sette volte. Alcune sono andate molto bene, altre male – aggiunge – Ma il Pd è il partito delle primarie e vanno mantenute. Ovviamente funzionano quando la gente a votare ci va”. E alla domanda su chi abbia ucciso il Pd, risponde: “Una gravissima responsabilità ce l’ha la nostra generazione. Pensavamo di spiegare a chi c’era prima come andava il mondo e invece abbiamo portato il Pd al 18%, la dissoluzione del centrosinistra”. Colpa di Renzi? “La rottamazione ha fallito clamorosamente, è stato un disastro culturale e politico”, risponde.