Il molo Sant’Antonio è ancora un covo per tossicodipendenti. Nulla è cambiato dallo scorso 16 aprile, dopo quasi sei mesi della prima segnalazione di Borderline24: come mostra la foto in alto si accumulano sul selciato siringhe di diversa dimensione, lacci emostatici e altri rifiuti.
I pescatori osservano quotidianamente il via vai di eroinomani, sia di giorno che di sera. Si nascondono dietro un muretto a pochi passi dagli scogli e dal lungomare percorso dai turisti. Un tassello che si va ad aggiungere allo stato d’abbandono del molo Sant’Antonio. È il punto da cui è possibile osservare tutto lo skyline della città, a pochi passi da Bari Vecchia, luogo di pesca e d’accesso al porto con il suo faro.