Microcamera, microfono, auricolare e ricetrasmittente per ottenere in tempo reale le risposte giuste tra “vero” o “falso” all’esame della patente di guida. Lo rivela La Gazzetta del Mezzogiorno, ripercorrendo l’inchiesta della Procura di Bari condotta dagli agenti della Polizia Stradale.
A Bari tra l’estate 2014 e l’inizio del 2017 circa 70 patenti “facili” sarebbero state conseguite in cambio del pagamento di 3mila euro con suggerimenti mediante strumentazione tecnologica. L’inchiesta conta una novantina di indagati, per dieci l’ipotesi è associazione a delinquere finalizzata a far conseguire illecitamente il certificato di guida.
(Foto Il Messaggero)