Conoscere i dati più recenti relativi ai monitoraggi degli inquinanti atmosferici e del rumore prodotto dal traffico aereo nella zona Palese – Macchie, a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. È quanto chiede la consigliera del M5S Antonella Laricchia in un’interrogazione indirizzata all’assessore alla Sanità Emiliano, all’assessore ai Trasporti Giannini e all’assessore all’Ambiente Stea.
“L’aeroporto è collocato in un’area densamente abitata e trafficata – commenta Laricchia – e circondato da coltivazioni e da aree edificate sulla base di strumenti urbanistici generali elaborati negli anni in cui l’attività dello scalo era limitata ai soli voli di Stato, pochi voli civili e charter. L’aumento del traffico aereo ha prodotto sia un incremento del rumore aeroportuale, che delle emissioni di inquinanti atmosferici come PM10, ossidi di azoto e benzene. Una situazione che potrebbe portare potenziali impatti ambientali e sanitari, oltre che disagi per i residenti della zona, di cui ho raccolto le preoccupazioni”.
I diversi provvedimenti di valutazione di impatto ambientale che negli anni hanno interessato l’aeroporto, hanno stabilito diverse prescrizioni relative ai piani di monitoraggio della qualità dell’aria, con riferimento alle diverse sorgenti emissive che interessano lo scalo aeroportuale.
“Vogliamo sapere – incalza la pentastellata – se i soggetti competenti a monitorare gli inquinanti atmosferici e il rumore prodotto dal traffico aereo abbiano provveduto a realizzare tutti i monitoraggi prescritti; se sia stato installato un adeguato numero di centraline fisse per il rilevamento degli inquinanti e se sia stata predisposta una caratterizzazione acustica della zona intorno all’area aeroportuale, di cui non abbiamo trovato traccia. All’assessore alla Sanità chiediamo poi se sia stata riscontrata l’incidenza di determinate patologie tra i cittadini del V Municipio e, in caso affermativo, se siano state condotte indagini epidemiologiche per valutare la loro possibile correlazione con le emissioni inquinanti prodotte dall’attività aeroportuale”.