Un bazar di merci contraffatte in una delle principali strade dello shopping barese. Ogni giorno, con incremento del fenomeno nel weekend, in corso Cavour decine di venditori ambulanti espongono sul marciapiede scarpe, borse e occhiali da sole a pochi metri delle vetrine. Nei momenti in cui è assente il monitoraggio della polizia locale si assiste alla compravendita di oggetti con brand falsificati. Un elemento di degrado urbano tra saracinesche chiuse, murales e mancanza di controlli. Ma non solo. Perché la merce contraffatta, oltre a un danno erariale per lo Stato, alimenta i traffici della malavita organizzata, da sempre in Italia, e al Sud soprattutto, protagonista del controllo del mercato nero.
A ciò si aggiunge il fatto che alcuni prodotti venduti, come ad esempio occhiali da sole, potrebbero essere dannosi per la salute. Spesso, infatti, raccontano le cronache di sequestri da parte della Guardia di finanza, i loro filtri di scarsa qualità rischiano di danneggiare la vista di chi ne usufruisce. E qui uno dei punti principali della questione. Perché se c’è chi traffica e chi, manovalanza, vende al “dettaglio”, c’è anche chi compra. In corso Cavour, davanti alle vetrine dei negozi, sono in tanti a fermarsi e comprare. Ma preferiscono farlo dai venditori irregolari.