Medici “scortati”, chiusura delle sedi di guardia medica più insicure e telecamere. Sono le misure previste dal comitato regionale per l’Ordine e la sicurezza pubblica convocato oggi in Prefettura a Bari e che verranno proposte ai sindacati.
“Non una generalizzata militarizzazione delle guardie mediche”, ma “un sistema di graduazione di intensità delle misure di sicurezza che si adatti alle necessità concrete”, utilizzando tecnologia, servizi di accompagnamento ed eventuale chiusura degli ambulatori più isolati. Lo ha spiegato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine del comitato regionale. “In caso, per esempio, di guardie mediche molto isolate o distanti dall’abitato – ha detto il governatore pugliese – provvederemo senza dubbio alla loro chiusura, accorpandole ad uffici di polizia municipale, ai pronto soccorso delle città più grandi, alle farmacie di turno o ad altri locali suggeriti dai sindaci. In questo modo limitiamo i casi di militarizzazione a quelli assolutamente necessari. Se poi sarà necessario il servizio di accompagnamento a domicilio dopo le 22.30 dal medico della guardia medica, sarà ciascun prefetto a stabilire se le condizioni dell’ordine pubblico siano di tale gravità da determinare una necessità di questo tipo”.