Per mettere a tacere uno dei creditori della FC Bari 1908, Giancaspro “si era servito di un soggetto appartenente alla malavita per bloccare un decreto ingiuntivo”. È uno dei particolari contenuti negli atti dell’indagine sul crac Finpoweer che ha portato oggi all’arresto dell’ex patron del Bari Calcio, Cosmo Antonio Giancaspro.
Secondo gli inquirenti tale soggetto, era “gravato da numerosi precedenti penali, legato ad ambienti della criminalità organizzata barese, elemento di raccordo tra Giancaspro e la tifoseria del Bari calcio”. Secondo il giudice, che riporta le valutazione del pm, non vi sono a carico di questa persona elementi tali da potergli contestare l’estorsione, perché il creditore ha escluso di aver ricevuto minacce e ha riferito agli inquirenti di aver rinunciato all’esecuzione del decreto ingiuntivo in cambio di una transazione “senza certezze e in parte non onerata dal debitore”, annota il giudice.