Si chiama Biagio Piscotti, 37 anni, l’uomo arrestato dalla Polizia di Stato per tentato omicidio aggravato nei confronti del cognato Antonio Marzocca (36), detenzione illegale di arma clandestina da fuoco e ricettazione della stessa. Già gravato di precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e per spaccio di sostanze stupefacenti, Piscotti avrebbe sparato due colpi di pistola all’indirizzo di Marzocca, pregiudicato per reati contro il patrimonio, dopo un’accesa lite in famiglia, nel cuore del quartiere San Paolo di Bari.
Le attività investigative condotte da personale della Squadra Mobile di Bari e coordinate dal Pubblico Ministero della Procura di Bari Domenico Minardi, hanno consentito di raccogliere inconfutabili elementi di responsabilità in merito all’agguato armato ai danni di Marzocca, ricoverato in codice rosso presso l’ospedale del quartiere San Paolo e scampato alla morte solo a seguito di un lungo e complesso intervento chirurgico.
Dalle indagini è emerso che il movente sarebbe da ricondurre a forti dissidi familiari. Difatti, già nella serata precedente all’aggressione, vi era stata un’accesa lite tra gli abitanti del civico 4 di via Puglia, poi sedata da un intervento delle Forze dell’Ordine. Ieri mattina Piscotti sarebbe intervenuto in soccorso della sorella, moglie di Marzocca, ripetutamente aggredita verbalmente e fisicamente dal coniuge. Secondo gli inquirenti, nella circostanza Piscotti ha fronteggiato armato Marzocca, esplodendo al suo indirizzo alcuni colpi di arma da fuoco che lo hanno attinto al braccio ed al torace, poi si è allontanato dal luogo a bordo di un’autovettura di piccola cilindrata ma è stato prontamente rintracciato e bloccato dai “Falchi” della Squadra Mobile e da un equipaggio della Squadra Volante.
Le ricerche messe in atto nelle aree limitrofe alla scena del crimine hanno permesso di trovare anche l’arma del delitto, un revolver Smith&Wesson privo di matricola, sottoposto ai rilievi balistici da parte di personale specializzato della Polizia Scientifica. Dopo un lungo ed estenuante interrogatorio durato tutta la notte, Piscotti ha ammesso davanti agli inquirenti le proprie responsabilità. Accusato anche di detenzione di arma clandestina e ricettazione della stessa, Piscotti è stato portato in carcere a Bari.