L’ex presidente della Fc Bari 1908, Cosmo Giancaspro, è stato arrestato a Roma poco dopo le 15 dalla guardia di finanza su ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Bari nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta bancarotta fraudolenta di Finpoweer.
La finanza ha posto agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta l’ex patron del Bari. E’ accusato del crac della Finpoweer srl, società della quale – secondo l’accusa – era amministratore di fatto. Le contestazioni risalgono al periodo compreso fra maggio 2013 e gennaio 2018, data del fallimento. Giancaspro, in concorso con un imprenditore campano, legale rappresentante della Finpoweer e indagato a piede libero, avrebbe distratto beni per 3,4 milioni.
Secondo l’ipotesi accusatoria, “Giancaspro agendo in concorso con il rappresentante legale della società fallita, è riuscito attraverso complesse operazioni societarie (decifrate grazie al contributo di una consulenza tecnica) a vendere a una sua società partecipazioni societarie del valore di oltre dieci milioni ad un prezzo molto più basso. Sarebbero emerse, inoltre, ulteriori condotte dissipative pagamenti preferenziale sempre a favore della società che controllava”, sostiene la Procura di Bari.
Il danaro proveniente dal crac Finpoweer sarebbe poi finito – sempre secondo la Procura – nella società Kreare Impresa (che possedeva il 70% di Finpoweer e controllava anche la Fc Bari 1908), di proprietà di Giancaspro. Nell’inchiesta è indagato a piede libero per bancarotta, in concorso con Giancaspro, anche il liquidatore di Finpoweer, un terlizzese. I due, prima del fallimento della società, avrebbero prima svenduto parte delle quote (3 mln rispetto al prezzo di mercato di 10 mln), poi avrebbero svenduto tutte le quote di un’altra società della Finpoweer, la FTV srl, a Kreare Impresa. L’indagine è partita da una denuncia presentata da Ferrara e dall’altro socio di minoranza della Finpoweer, società specializzata nella fornitura di servizi per l’energia. Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale su richiesta del pm inquirente Giuseppe Dentamaro, il comportamento di Giancaspro, dalla “personalità fortemente deviante”, viene definito “di spregiudicata ingegneria contabile e societaria”.