Chiamatelo pure “l’uomo dei record”. Anche se stavolta il mare lo ha battuto, costringendolo a rinunciare alla nuova impresa a quattro quinti delle bracciate. Dopo aver nuotato lungo i 22 km nelle Bocche di Bonifacio, Sardegna-Corsica andata e ritorno, Douglas Di Pierro è riuscito ad affrontarne solo 24 nella traversata Bisceglie-Bari. Troppo forti le correnti, impossibili da affrontare.
“È stata durissima, 10 ore di traversata affrontata tutta controcorrente, di cui 6 ore e trenta minuti con un levante forte e le ultime 3 ore con una corrente molto forte per essere affrontata. Mi sono dovuto ritirare dopo più di 10 ore di nuoto e 24 km percorsi. Non sono amareggiato perché è una delle caratteristiche di questo sport, il mare comanda sempre” racconta Di Pierro.
E l’Università degli Studi di Bari applaude comunque la sua “stella luminosa” e “simbolo del progresso nel mondo dello sport” fortemente voluto dal rettore Antonio Uricchio. “Incardinato nella categoria di studente atleta – si legge in una nota – oggi Daniel Douglas Di Pierro rappresenta l’ennesima testimonianza del ruolo sempre più rilevante che gli atleti hanno all’interno del sistema sportivo accademico”.
Entusiasta il Rettore Uricchio, che a breve incontrerà Di Pierro insieme al suo delegato per il Comitato per sport universitario professor Silvio Tafuri: “Di Pierro è uno dei tanti studenti che cerchiamo di incentivare giorno per giorno, lo sport non può non essere al centro della vita accademica dei nostri studenti. L’Università di Bari si conferma, ogni giorno, l’Ateneo dello sport Italiano”.