“Ancora una dimostrazione di scarsa attenzione verso la sicurezza e la tutela dei poliziotti in servizio nelle carceri pugliesi. Solo ieri nel penitenziario di Borgo San Nicola a Lecce un agente è rimasto ferito, riportando lesioni ed escoriazioni guaribili in 4 giorni, nel tentativo di separare due reclusi mentre si picchiavano”. A dare la notizia è il segretario nazionale del Coordinamento sindacale penitenziario Domenico Mastrulli.
“E’ l’ennesimo episodio – afferma Mastrulli – che va ad aggiungersi alla lunga lista di aggressioni che con frequenza quasi quotidiana si consumano nelle nostre prigioni. In Italia si contano oltre duemila casi e inevitabilmente a pagare il prezzo più alto sono gli operatori della polizia penitenziaria ai quali viene affidato il controllo e la sicurezza di interi settori dei penitenziari”.
“Nessuno fino a questo momento – aggiunge il segretario nazionale del sindacato autonomo – si pone il problema del perché Il Corpo della polizia penitenziaria paga un prezzo così alto anche termini di suicidi: 127 nell’arco di una decina di anni ma con una preoccupante crescita negli ultimi tempi. La cronica carenza di personale e le scarsissime risorse finanziarie necessarie a riformare l’intero sistema carcerario italiano – conclude Mastrulli – sono solo alcuni degli aspetti più critici. Il sindacato è convinto della necessità che il controllo e la sicurezza delle carceri debba essere affidato al Dipartimento dell’interno e torni in capo ai prefetti”.