A seguito della manifestazione antirazzista tenutasi il 21 settembre a Bari nel quartiere Libertà un gruppo di passanti ha subito un’aggressione squadrista da parte di un gruppo di militanti di CasaPound. Le cinque persone coinvolte, che avevano partecipato alla manifestazione “Bari non si Lega”, sono state rincorse e aggredite con cinghie, mazze e tirapugni, davanti a dei bambini.
L’episodio suscita sdegno e seria preoccupazione tanto per i metodi violenti quanto per la legittimazione istituzionale che questi fascisti ricevono giornalmente dalle dichiarazioni d’odio del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Crediamo ci sia la necessità di prevenire ogni azione violenta e ogni tipo di attivismo fascista,razzista e xenofobo e che sia altrettanto necessario disporre la chiusura di tutte le sedi di propaganda fascista, a partire dalla coinvolta sede di CasaPound.
Questa mattina, quindi, abbiamo affisso degli striscioni davanti a scuole e università, perchè è a partire dai luoghi della formazione che vanno costituiti presidi resistenti e antifascisti.
In un clima del genere i luoghi della formazione come scuole e università possono e devono assumere un ruolo fondamentale nella garanzia e nella tutela delle libertà costituzionali, diventando ancora di più presidio democratico e antifascista. C’è bisogno che tutti e tutte, studentesse e studenti, istituzioni universitarie e forze democratiche e antifasciste condannino l’episodio, riportando al centro del dibattito il tema dell’antifascismo.
Per questo convochiamo per mercoledì 26 Settembre alle 14 una grande assemblea pubblica per chiedere a gran voce una presa di posizione su quanto accaduto, una condanna della violenza fascista e squadrista e dei messaggi di odio che ogni giorno vengono diffusi, provando a costruire in maniera collettiva un confronto sul tema dell’antifascismo.