L’Università di Bari migliora le sue performance e il ministero la premia. Per il 2018, infatti, l’Ateneo potrà contare su 2,5 milioni in più rispetto all’anno scorso: il fondo di finanziamento ordinario passa da 183,3 milioni a 185,8. Rispetto al 2016, quando all’Università barese furono destinati 176,9 milioni, l’aumento è di 9 milioni.
Il provvedimento del ministero, quindi, conferma il progressivo miglioramento che l’Ateneo ha registrato negli ultimi anni. Senza considerare l’ulteriore quota di circa 3 milioni di euro, che il ministero assegnerà in corso d’anno a favore della misura post lauream. Il predetto incremento è dovuto in particolare al miglioramento registrato nelle politiche di reclutamento e nell’autonomia responsabile, che hanno determinato una maggiore assegnazione rispettivamente di euro 1,2 milioni e 1,1 milioni.
Bene anche la quota premiale nel suo complesso, che ha fatto registrare, rispetto all’anno 2017, un incremento di ben 4,5 milioni, confermando l’impegno dell’Ateneo al continuo miglioramento della propria produzione scientifica nel panorama italiano ed internazionale. Molto positiva anche la quota relativa alla no tax area, che ha visto crescere l’assegnazione da euro 2,4 milioni di euro del 2017 a 4,1 milioni del 2018.
Tale ultimo risultato premia la lungimiranza dell’Ateneo che, nell’approvare il regolamento sulla contribuzione studentesca per l’anno accademico 2018/2019, ha previsto il totale esonero dal pagamento delle tasse universitarie per fasce di Isee fino a 18 mila euro, ben oltre il tetto prescritto dalla normativa nazionale, pari a 13 mila euro.